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Dalla lettura del ricco Carteggio con Anna Kuliscioff, al contrario di quanto sostenuto da molti storici, si poteva facilmente desumere che Filippo Turati, pur deluso dall'incapacità di un'intera classe politica di opporsi al fascismo, dette prova di una intransigente volontà di lotta impegnandosi sino allo stremo nel tentativo di sconfiggere Mussolini. Ora se ne ricava la definitiva conferma dalle carte di Carlo Silvestri, conservate nell'archivio della Fondazione Bettino Craxi ETS, che contengono lettere e documenti autografi di Turati, relativi agli anni 1922-1925 (avvento al potere del fascismo, delitto Matteotti, Aventino): materiali davvero interessanti perché del tutto inediti o prime stesure di discorsi e interviste edite dopo una sostanziosa revisione, capaci di far conoscere nel profondo il modo di lavorare e di pensare dello stesso Turati.